Guarigione rapida e ottimo rapporto qualità – prezzo
Per «chirurgia implantare mini-invasiva» si intende un approccio chirurgico conservativo nei confronti dei tessuti. In molti casi, infatti, oggi è possibile eseguire una terapia implantare senza tagliare le gengive e senza quindi dover su-turare la ferita alla fine dell’intervento inserendo gli impianti dentali attraverso una progettazione dell’intervento chirurgico sul computer.
Implantologia tra ieri e oggi
Nella chirurgia tradizionale, l’implantologo esegue un taglio sul-la mucosa gengivale per poter vedere bene l’osso e decidere il tipo di impianto da inserire. Oggi la tecnica medica ci fornisce strumenti di valutazione pre-operatori grazie ai quali possiamo programmare l’intervento e far preparare una sorta di dima chirurgica che guida l’implantologo nell’inserimento delle viti implantari. Non è più necessario in moltissimi casi aprire un lembo gengivale (tagliare la gengiva), in quanto grazie alla guida chirurgica l’implantologo può inserire l’impianto attraverso un piccolissimo foro. In un certo senso è paragona-bile a quello che è successo in ortopedia già da molti anni: una volta per operare un semplice menisco il chirurgo ortopedico doveva effettuare un grande taglio sul ginocchio. Oggi ciò è impensabile perché la tecnologia ha permesso di compiere il medesimo intervento attraverso due piccoli fori (artroscopia).



La programmazione dell’intervento
Nel procedimento di programmazione dell’intervento implantare il paziente viene sottoposto in un unica seduta ad un semplice esame radiologico 3D localizzato esclusivamente sulla zona dell’intervento, e ad una impronta delle arcate dentarie. Dopodiché, con un software dedicato, il chirurgo esegue l’intervento chirurgico sul computer. Una volta determinata esattamente la posizione degli impianti, inviamo il pro-getto virtuale ad un centro fresaggio.
L’inserimento dell’impianto
Dopo circa una settimana arriva allo studio dentistico tutto il necessario per portare a termine l’intervento sul paziente. L’inserimento dell’impianto, quindi risulta molto veloce e si-curo grazie ad una mascherina trasparente che viene appoggiata sui denti o sulle mucose gengivali, dotata di piccoli fori attraverso i quali si inserisce l’impianto.
I vantaggi per i pazienti
Questo è un vantaggio enorme per il paziente che vede ridurre i tempi chirurgici e tutte le dinamiche post-operatorie, come dolore, gonfiore e così via… E soprattutto evita possibili errori di posizionamento degli impianti da parte del chirurgo il quale con la dima chirurgica è obbligato a seguire il percorso di inserimento progettato con il computer.
Un prezzo abbordabile
Non è una procedura costosa anzi, la possibilità di progettare con un software riduce il numero di sedute e la durata dell’inter vento.
L’impronta ottica
L’impronta ottica
I progressi della ricerca scientifica permettono oggi di ottenere risultati straordinari grazie all’impronta in 3D e alla progettazione dell’inter vento
al computer
Oggi il centro odontoiatrico dispone di scanner ottici intraorali, una sorta di telecamera che permette di filmare le arcate dentarie del paziente evitando di dover prendere le classiche impronte. Il modello dei denti del paziente non è quindi più ricavato da una colata di gesso all’interno delle impronte di gomma, bensì attraverso una stampante 3d che legge il file dell’impronta ottica e ne ricava un preciso modello in resina. Tra i materiali che vengono preparati il giorno dell’intervento, ci sono, oltre ai modelli dei denti del paziente e della dima chirurgica, anche i monconi da avvitare sugli impianti ed i denti provvisori in maniera tale da poterli applicare immediatamente.
